…Basilea è ormai alle mie spalle, le aspre e, ancora innevate montagne svizzere sono solo un lontano ricordo. Davanti ai miei occhi cominciano a delinearsi dolci colline che dal finestrino della mia auto in corsa, sembrano alzarsi per poi di colpo abbassarsi, creando così una melodia perfetta. Man mano che proseguo, la strada si allunga dolcemente permettendo al mio sguardo di arrivare lontano. E’ difficile non notare come appena passata la frontiera il paesaggio cambi completamente. Verdi vigneti e terreni ancora in coltivazione si susseguono davanti a me lasciandomi tra il meravigliato e il confuso. Ogni casa che incontro è teneramente piccola, accogliente, coloratissima e, curata nei minimi dettagli. Nulla in questo posto chiamato Alsazia sembra essere posto lì per caso. Gli stessi ponti, che spesso mi trovo ad oltrepassare sembrano creati e dipinti apposta con un unico scopo: fondersi con il paesaggio stesso.
Vorrei fermarmi per fare una foto, quel ponte appena passato meriterebbe di lasciare una sua traccia tra le mie foto ricordo, continuo ad ammirarlo dallo specchietto retrovisore, ma la strada è ancora lunga fino a Strasburgo, così preferisco proseguire, trattenendo nei miei occhi l’immagine di quel meraviglioso connubio che sono riuscita a trovare tra natura e uomo। Il mio arrivo in città, dopo ore passate in una campagna che sembra uscita da un romanzo neoromantico, è un dolce risveglio. La prima impressione che mi lascia Strasburgo è di assoluta meraviglia.
Nonostante sia sede del parlamento europeo, famosa per la sua università, nonché ancora oggi variopinto crocevia di popoli e culture, Strasburgo non riesce ancora a perdere la sua caratteristica di città a misura di uomo. Ci sono due modi per gustare l’atmosfera che si respira: il primo è senz’altro in bicicletta. In città vi sono circa 89km di piste ciclabili e, sorrido nel rendermi conto di dover stare attenta alle biciclette più che alle macchine. Il secondo è sicuramente in battello. In coda mi ritrovo a pregare nella speranza di potermi sedere ad una delle due estremità di esso, il che significherebbe poter fare splendide foto della città ad altezza fiume. Ill è il nome di questo calmo e placido corso d’acqua, che tra chiuse e dighe mi permette di arrivare a scoprire anche gli angoli più nascosti della città. Ma la sorpresa più grande arriva con la scoperta della “Petite France”, un tempo eretto a ghetto per malattie. Le caratteristiche case a graticcio fanno bella mostra di sé a turisti smaniosi di esaurire i loro rullini o semplicemente desiderosi di godersi la vista da uno dei tanti tipici locali francesi. Non mi meraviglia constare l’influenza tedesca, mentre mi stupisce scoprire l’amore e la dedizione che hanno verso uno splendido volatile: la cicogna. Qui gli stessi parlamentari, nei giardini delle loro ville, si fanno tagliare i rami degli alberi per poter dare modo a questi maestosi animali di nidificare. Ma mi fanno subito notare come la cicogna non è solo simbolo di buono augurio, essa è preziosa anche per i vigneti e, qui, di queste coltivazioni ve n’è pieno. Concedendo un po’ di relax ai miei piedi stanchi mi riposo passeggiando sulle rive dell’Ill. Un cigno, per nulla intimorito fa bella mostra di sé appena fuori dall’acqua, lo immortalo divertita con la mia macchina digitale e proseguo per la mia strada… la cattedrale, il centro storico, gli innumerevoli giardini e, fiori, fiori ovunque e di qualunque specie addobbano giardini, piazze, davanzali di ogni genere. Il tempo è volato quando mi rendo conto di dover già rientrare a Milano, mi rattristo al pensiero di lasciare questa meravigliosa terra fatta di sapori e colori tanto vivi quanto unici. Mi trattengo ancora un po’ giusto il tempo per perdermi ancora una volta tra le sue stradine, i suoi monumenti, le sue immense strutture architettoniche moderne. Sulla via verso casa un solo desiderio, cercare di racchiudere il più possibile nel mio cuore, ogni sensazione, ogni emozione provata in una terra, tanto vicino quanto lontana dalla mia realtà, di nome Alsazia.
Now it's your turn... Have a nice trip!
Documenti necessari:
per i cittadini di uno dei paesi dell’UE, è sufficiente una carta d’identità in corso di validità. La patente italiana è riconosciuta e si può liberamente circolare sia con auto propria che noleggiata.
Assistenza:
Per aver assistenza sul luogo è necessario farsi rilasciare dalla propria ASL il modello E111 oppure esibire la tessera magnetica del Sistema Sanitario Nazionale.
Fuso orario:
Nessuna differenza con l'Italia.
Moneta:
La moneta ufficiale è l'euro.
Il clima:
Il clima è classico del territorio semi-occidentale con inverni particolarmente freddi ed estati calde.